PORCINAI, BIOGRAFIA E OPERATO NEL COMUNE DI FIESOLE

PORCINAI, BIOGRAFIA E OPERATO NEL COMUNE DI FIESOLE

Biografia Pietro Porcinai

Pietro Porcinai nacque nel 1910 presso Villa Gamberaia a Settignano, di proprietà della principessa rumena Ghyka, dove il padre lavorava come capo giardiniere.

E Proprio per questo motivo fu fin da piccolo immerso in un’ambiente culturalmente stimolante e dinamico che lo condizionò positivamente per il resto della vita.

Inoltre la sua crescita e maturazione come “giardiniere” coincise con il ritorno in auge del giardino all’italiana. Infatti, dopo un periodo in cui il giardino all’inglese aveva prevalso in termini di popolarità, negli anni ’20 e ’30 del XX secolo, grazie a pubblicazioni e mostre, il giardino formale all’italiana ricominciò ad essere largamente apprezzato.

Relativamente agli studi, Porcinai si diplomò all’Istituto Agrario delle Cascine di Firenze e successivamente lavorò in Belgio e in Germania dove esisteva già la figura professionale dell’architetto paesaggista. Così facendo ebbe modo di approfondire le sue conoscenze in materia vivaistica e le possibili applicazioni di queste nell’ambito dell’artificium del giardino.

Infine, rientrato in Italia, lavorò nel vivaio di Martino Bianchi a Pistoia e collaborò con la rivista Domus. Da qui in poi Porcinai riceverà commissioni da tutto il mondo spaziando tra progetti anche estremamente differenti fra loro. Per esempio si occupò dell’inserimento paesaggistico di tratti autostradali, lavorò a tombe di famiglia, piazze, complessi archeologici ecc ecc.

Tuttavia in questo articolo ci concentreremo sull’attività di Pietro Porcinai nel contesto fiesolano, luogo dove viveva e aveva il suo studio professionale.

Pietro Porcinai seduto

L’identità dei giardini fiesolani

Innanzi tutto bisogna parlare del rapporto che Porcinai aveva con la sua terra e la sua filosofia professionale. Infatti per lui Fiesole era come un immenso giardino con vista su Firenze e sulle colline d’intorno, un panorama di linee ondulate protette dalla cornice dell’Appennino. L’obiettivo che il noto architetto paesaggista si prefiggeva era quello di coniugare armoniosamente i giardini con l’ambiente e il paesaggio nel quale erano immersi.

Perciò, nonostante un paesaggio secolare apparentemente immutato e immodificabile, fatto di grandi ville, oliveti e boschetti, Porcinai riesce ad esaltare ulteriormente i toni, le linee e le bellezze presenti. In questo contesto di stratificazione storica, culturale e naturale Porcinai è maestro nel comprendere il valore del luogo e nel valorizzarlo senza rottura di continuità con il passato. In questo modo riuscì sempre a mantenere un equilibrio fra la conservazione dei luoghi e lo sviluppo di nuove attività.

Gli interventi di Porcinai risultano quindi incastonati nell’ambiente fiesolano al quale si ispiravano e già matrice compositiva per perseguire la classicità, l’essenzialità e la chiarezza delle sue opere. Oltre ad avere una conoscenza approfondita della botanica e della natura in generale, Porcinai possedeva grandi doti tecniche e capacità di risoluzione dei problemi. Anche nelle scelte delle piante, degli alberi o arbusti non ricercava la rarità bensì la bellezza dell’armonia naturale che esiste nella vegetazione spontanea.

“Le piante sono per il giardino uno dei materiali della costruzione così come per la casa lo sono i mattoni il cemento e il ferro”

Nel 1957 Porcinai acquistò Villa Rondinelli con l’obiettivo, poi conseguito, di realizzare uno studio. Questo luogo divenne ben presto un polo culturale che ospitava professionisti di settori diversi che, nella sua visione, potessero contribuire al movimento paesaggista. Dopo la sua morte nel 1986 Villa Rondinelli divenne l’archivio di Pietro Porcinai e da allora vi sono conservati tutti i suoi documenti, studi, foto e progetti.

Elenco delle ville Fiesolane con intervento di Pietro Porcinai:

 

Piscina di Villa Sparta o il Pratellino a Fiesole. crediti: Sailko
Licenza:CC BY-SA 3.0

 

Villa Sparta
-Piscina e aree adiacenti (1939)

Villa Palaiola
-Realizzazione giardino (1941-1943)

-Trasformazione serra e aranciera (1947)

Il Poggiolino
-Sistemazione del giardino e dell’accesso alla villa (1958)

-Trasformazione del fienile in fabbricato di civile abitazione e ristrutturazione casa colonica (1963-1964)

-Nuovo villino e giardino (1962-1965)

Villa Rondinelli
-Restauro giardino e trasformazione della serra (1960-1968)

Villa Colombo
-Ristrutturazione villa e sistemazione del giardino (1961-1964)

“Villa vecchia” Poggiobello e “Villa nuova”
-Sistemazione giardino e trasformazione di una casetta in loggia (1956-1962)

-Costruzione di una nuova villa e giardini (1962-1968)

-Parcheggio coperto da un pergolato (1966 ca)

Villa il Palagio a Maiano

-Sistemazione del giardino intorno alla villa (1959-1962)

-Progettazione campo da tennis e sistemazione di giardini di una dependance e di una colonica (1963-1968)

Villa Montececeri

-Trasformazione e restaurazione casa colonica e progettazione giardino (1967-1971)

Villa il Martello

-Trasformazione e restaurazione casa colonica (1972-1974

-Creazione giardino e piscina (1972-1978)

Villa San Domenico

-Sistemazione del parco e del giardino (1978)

Villa San Michele a Doccia

-Sistemazione del giardino e del parcheggio (1982-1985)

Villa a Montemuscoli

-Progettazione del giardino e della piscina (1981-1983)

Villa Iris

-Creazione piscina e sistemazioni esterne(1984)

 

Villa Rondinelli la casa e studio di Pietro Porcinai.

Villa Rondinelli casa e studio di Pietro Porcinai.

 

Inoltre per la redazioni di questo articolo ho preso spunto dal libro: “Pietro Porcinai L’identità dei giardini fiesolani” di Ines Romitti

 

Altre fonti:

ASSOCIAZIONE PIETRO PORCINAI

PORCINAI