MONTECECERI: LE CAVE

Il poggio deve il suo nome al fatto che in passato era un luogo di ritrovo per i cigni, la cui escrescenza sul becco era definita appunto dai fiorentini “ceceri” (da cecio).

Sin dall’antichità questo luogo era conosciuto per le sue cave di pietra serena utilizzata per la costruzione e la decorazione di importanti strutture architettoniche fiesolane, come il Teatro romano, le Tombe etrusche, la Badia fiesolana, la Cattedrale di San Romolo, e dal XV secolo, dai grandi artisti fiorentini come Brunelleschi, Michelangelo, Vasari, Cellini, nei monumenti più prestigiosi e per la realizzazione di manufatti di uso comune.

Attorno alla pietra serena o fiesolana si era formata una tradizione di lavoro artigianale ed artistico importante e singolare che abbraccia un vasto arco storico, dagli Etruschi ai Romani, dal Medioevo all’età contemporanea: le cave infatti rappresentarono un luogo di formazione delle maestranze locali e la continuità con la tradizione estrattiva. Storia artistica, storia sociale, economia locale, archeologia industriale, si sono fuse in quest’ambiente singolarissimo.