Chiesa di San Giuseppe Artigiano

Chiesa di San Giuseppe Artigiano

La Chiesa di San Giuseppe Artigiano, realizzata tra il 1965 e il 1966 a Montebeni costituisce l’ultima opera dell’architetto Raffaello Fagnoni. Chiesa simbolo della perfetta integrazione tra natura e artificio umano, si caratterizza per l’utilizzo di materiali poveri, che, per colori e soluzioni formali finalizzate ad illuminare di luce naturale l’interno, sembrano fondersi perfettamente con il paesaggio circostante.

L’ingresso, segnalato in facciata dalla torre campanaria, formata da due setti irrigiditi da mensole che sorreggono le campane, è formato dalla compresenza di vari elementi giustapposti e raccordati tra loro dal profilo della copertura. Il volume del battistero si caratterizza per l’essenzialità artigianale delle finiture interne, che vede prevalere il cemento lasciato a vista anche per il fonte battesimale. L’abside, rivolta a sud, si conclude con una parete ricurva con rivestimento in laterizio, che si interrompe sul lato est, orientando la luce naturale verso l’interno. Sul lato ovest dell’aula liturgica si trovano due pregevoli opere in cemento, la Madonna con bambino e un articolato candelabro, della scultrice Amalia Ciardi Duprè. L’altare maggiore, dedicato a San Giuseppe, realizzato dalla stessa artista, è composto da una stele in cemento raffigurante il santo e da un dossale in terracotta.

Meritano attenzione anche le formelle della Via Crucis sulla parete est, in cemento armato a vista, ad opera di Flora Vannini, l’acquasantiera del ceramista Arnaldo Miniati, e l’ambone mosaicato dell’artista cipriota Aristides.