Museo Civico Archeologico

Museo Civico Archeologico

Tappa obbligatoria per gli appassionati di archeologia del periodo etrusco, romano e alto-medioevale è il Museo Civico Archeologico di Fiesole, custode di preziosi reperti, tra i più rappresentativi della storia della città in quel periodo.

Il Museo, fondato nel 1878 e ospitato inizialmente all’interno dell’allora Palazzo Pretorio, è nato in seguito all’interesse suscitato soprattutto dalla riscoperta del teatro romano e si è sviluppato grazie anche al fermento culturale della vicina Firenze, dalla quale provenivano alcune delle personalità più decisive per l’archeologia fiesolana, come Luigi Adriano Milani ed Edoardo Galli. Furono essi a definire l’originario ordinamento delle collezioni all’interno dell’edificio affacciato sull’Area archeologica, che ancora oggi ospita il Museo, appositamente costruito allo scopo e aperto al pubblico nel 1914.

Il museo espone reperti di età villanoviana, etrusca, romana e medievale, con particolare attenzione al periodo longobardo. Tra le opere da non perdere, il torso di animale in bronzo di epoca etrusca, le stele fiesolane, una cista romana in piombo, la ricostruzione e i corredi delle tombe longobarde e le ceramiche dalla Magna Grecia della Collezione Costantini. Importanti interventi di riallestimento e riorganizzazione museografica avvennero nel 1957 a opera di Guglielmo Maetzke (Soprintendenza all’Antichità d’Etruria) e negli anni ‘80 del Novecento, quando vennero ampliati gli spazi museali.