Tabernacolo del Ghirlandaio
Tabernacolo del Ghirlandaio
Il tabernacolo “del Ghirlandaio”, o conosciuto in passato anche come “del Poggerello”, “del Vannozzi” o “del Mercante”, dalla guida di Fiesole del Il Del Rosso, (1846) viene così descritto: “[…] si incontrano i resti di un famoso tabernacolo, composto di bellissimi ornamenti intagliati in pietra: fu fatto costruire da Andrea di Nofero de’ Romoli, aderente alle case di questa distinta famiglia, e fu dipinto gaiamente dal celebre Ridolfo Ghirlandaio”. Il tabernacolo è infatti attribuito a Ridolfo Bigordi (1483-1561), anch’egli chiamato, come suo padre Domenico, il Ghirlandaio.
Purtroppo il tempo e l’incuria hanno danneggiato abbastanza l’opera, il cui ultimo restauro risale al 2008. Una targa apposta in basso, invece, ricorda il restauro del 1930.
Il tabernacolo ha una struttura “a edicola”, con tettoia fatta di tegole un tempo un po’ più sporgente di come appare oggi. Questa protegge dalle intemperie una parete dipinta con, in alto, due medaglioni che ritraggono i mezzi busti di due profeti. Un fregio in pietra decorato a bassorilievo incornicia e guida lo sguardo verso l’interno dell’edicola, dove è raffigurata la Vergine seduta con il Bambino sulle ginocchia. La Madonna siede su un imponente seggio sormontato da una volta e, alla sua destra, è riconoscibile Sant’Andrea, mentre sul lato opposto c’è una Santa martire. Il tutto è sormontato dalla figura del Padre Eterno benedicente, dipinto nell’imbotte del tabernacolo.
piazzetta del Ghirlandaio
lat. 43.807160 – long. 11.297235
Giorni e orari di apertura
Luogo sempre accessibile