Archivio Pietro Porcinai

Archivio Pietro Porcinai

Parole, pagine, progetti, lettere, documenti studi su paesaggio, arte, botanica, storia, filosofia, scienze, questa la ricchezza dell’archivio Pietro Porcinai, il più grande paesaggista italiano del Novecento. Uno scrigno che custodisce una moltitudine di tesori dell’operato dell’omonimo architetto paesaggista (1910-1986), che si è occupato, nel corso della sua vita, di sistemazioni paesaggistiche su scale diverse (giardini e parchi urbani, vasti interventi su aree industriali, progetti in ambito agricolo e villaggi turistici), dando sempre forma a luoghi in cui l’apporto dell’uomo si mimetizza, lasciando prevalere la spontaneità degli elementi naturali.

La sede dell’archivio è a Villa Rondinelli, edificio acquistato da Porcinai nel 1954 e adibito, successivamente, a sede del proprio studio, fino al 1986, anno della sua scomparsa. Nello specifico l’archivio è custodito in una delle limonaie-studio progettate dal paesaggista, una costruzione vetrata con copertura a giardino pensile, un ambiente suggestivo ed indicativo del sensibile rapporto con la natura che è stato l’approccio costante del suo lavoro.

La documentazione comprende testi di relazioni per conferenze, discorsi, lettere e una raccolta di articoli. I progetti, ordinati e catalogati, sono disponibili alla consultazione anche allo scopo di tutelare e restaurare le sue realizzazioni. L’archivio è stato riconosciuto di notevole interesse dalla Sovrintendenza Archivistica della Toscana, che nel 1997 lo ha vincolato con provvedimento di tutela.